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Miele di Manuka MGO: cosa significa la sigla mg e come usarla per ottenere benefici

Il Miele di Manuka è classificato secondo la sigla MGO, cosa significa e come utilizzarla per avere il massimo dei benefici.

Giovedì 13 Febbraio 2020
Consigli
Miele di Manuka MGO cosa significa

Il Miele di Manuka MGO è ormai considerato il super alimento più moderno, ma appartiene in realtà alla tradizione neozelandese. I suoi benefici erano già conosciuti tra le popolazioni indigene ed era largamente utilizzato dai Maori per uso topico, con efficacia su lesioni cutanee, lacerazione dei tessuti, piaghe da decubito, dermatiti. Tuttavia, per le sue caratteristiche antibatteriche e antinfiammatorie, risulta un valido aiuto in caso di gengiviti, reflusso, ulcere, candidosi, patologie influenzali e come stimolatore del sistema immunitario.

Per ottenere il massimo da questo alimento, è consigliato consumarlo a freddo, evitando l’introduzione in bevande calde: il calore può infatti diminuire anche i benefici. Tuttavia, non solo la temperatura può influire sull’efficacia terapeutica del miele di Manuka: qui entra in gioco la sigla MGO.

Miele di Manuka: cosa significa la sigla MGO

Il Miele di Manuka è un alimento naturale, prodotto principalmente in Nuova Zelanda e Australia e riconosciuto scientificamente come antibatterico naturale. Nel 2008, una ricerca guidata dal professor Thomas Henle dell’Università di Dresda, ha osservato che il Miele di Manuka deve la sua funzione antibatterica e antinfiammatoria al Metilgliossale, una sostanza che si forma naturalmente nel nettare del fiore di Manuka e la cui concentrazione nel miele può variare. 

Il professor Henle, capo di Chimica Alimentare dell’Università tedesca, ha pubblicato il suo lavoro scientifico nella rivista accademica peer-reviewed “Molecular Nutrition and Food Research”, dimostrando che il Miele di Manuka MGO è il solo alimento al mondo che contiene il Metilgliossale alimentare in quantità significative.

L’abbreviazione del Metilgliossale è MGO ed è proprio in base alla quantità di MGO presente che si classifica il Miele di Manuka. La concentrazione di MGO infatti può variare ed ogni barattolo di Miele di Manuka viene testato e classificato in base al livello naturale di Metilgliossale presente. Comprendere la classificazione è semplice: il numero che viene indicato dopo la sigla MGO indica infatti la concentrazione di metilgliossale nel barattolo di miele considerato.

Come scegliere il Miele di Manuka in base alla classificazione MGO

Dato che la quantità di MGO varia, nella scelta del miele di Manuka bisogna considerare la sua concentrazione in base all’utilizzo che se ne vuole fare. Dal dosaggio di MGO, sarà differente infatti l’efficacia del miele e così anche il costo. Il dosaggio può variare da 83 a 829 mg per kg e da esso dipendono le funzioni antibatterica e antinfiammatoria. 

Con una concentrazione di 100 MGO per kg, il Miele di Manuka risulta indicato come supporto alla cura di disturbi influenzali e come aiuto per rinforzare il sistema immunitario. Basta assumere un cucchiaino a digiuno, prima di colazione, per prevenire disturbi stagionali, virus e febbre. 

A partire dal dosaggio di 250 MGO per kg, il Miele di Manuka assume proprietà terapeutiche e risulta un valido supporto contro sintomi di malesseri stagionali, come mal di gola, problemi alle vie respiratorie, debolezza, tosse. In questo caso, è indicato assumerne un cucchiaino prima dei pasti, per un totale di tre assunzioni giornaliere.

Con un dosaggio di 400 MGO per kg, il metilgliossale risulta più concentrato ed il Miele di Manuka risulta consigliato per la cura di infezioni all’apparato gastrointestinale e disturbi come reflusso, candidosi, ulcere. Con questa concentrazione, è indicato anche per ottenere benefici in caso di lesioni e infezioni cutanee. 

A partire da un dosaggio di 550 MGO per kg, il Miele di Manuka risulta indicato per infezioni più forti e invasive sia dell’apparato gastrointestinale sia di quello cutaneo. È bene sceglierlo per ottenere benefici in caso di infiammazioni del colon, dello stomaco o lesioni gravi alla pelle e piaghe da decubito.

Miele di Manuka: cos’è la classificazione UMF

Il Miele di Manuka viene certificato anche secondo la classificazione UMF, conosciuto come Fattore Manuka Unico. La certificazione UMF viene ottenuta tramite un regime di test, che garantiscono la concentrazione dei tre elementi chiave delle proprietà benefiche del Miele di Manuka.

La certificazione del fattore UMF è stata messa a punto, a partire degli anni '80, quando presso l'Università di Waikato in Nuova Zelanda si scoprì che il miele derivato dalle piante di Manuka aveva notevoli proprietà antibatteriche. Si evidenziò che il miele di Manuka aveva un fattore dalle notevoli proprietà antibatteriche, ribattezzato “Fattore Manuka Unico”, o UMF.

In particolare, il Fattore Manuka Unico misura la concentrazione di DHA, o didrossiacetone, sostanza presente nel fiore di manuka, che tramite gli enzimi dell’ape viene trasformato in metilgliossale, il contenuto di MGO, metilgliossale, per kg e il contenuto di Leptosina che deve essere minimo presente al 70% sul totale del vasetto.

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